le acque minerali
Facile come bere un bicchiere d’acqua. Si dice così quando si parla di qualcosa di estremamente semplice, limpido, naturale, evocando le qualità dell’acqua, uno degli ingredienti che stanno alla base della vita. Eppure, di acqua non ce n’è una sola, o meglio, le acque minerali hanno caratteristiche proprie che le differenziano le une dalle altre. Vediamo insieme le tipologie esistenti e scopriamo quali sono i loro pregi e proprietà.
Acqua minerale e potabile
Innanzitutto un’acqua minerale naturale, per definirsi tale, deve passare il vaglio del Ministero della Salute che, a fronte di indagini idrogeologiche e rigorose analisi microbiologiche e chimico- fisiche che attestano le caratteristiche di purezza, di qualità̀ e composizione dell’acqua, ne rilascia il decreto di riconoscimento.
Sì, perché́ mentre l’acqua potabile che sgorga dai nostri rubinetti può̀ provenire anche da falde superficiali, da fiumi, laghi e sorgenti l’acqua minerale deve avere origine da una falda acquifera profonda, che ne garantisce la purezza originaria.
L’acqua minerale, per legge, non può̀ essere sottoposta a trattamenti (fatta eccezione per l’aggiunta di anidride carbonica nel caso dell’acqua frizzante e per la separazione degli elementi instabili).
Le caratteristiche
L’acqua minerale deve rispondere ad alcune caratteristiche molto precise:
- deve sgorgare da una falda sotterranea
- Essere microbiologicamente pura, ossia deve essere priva di microrganismi indicatori di contaminazione batterica.
- Deve essere priva di sostanze o composti derivanti dall’attività antropica, quali residui di pesticidi, idrocarburi, PCB.
- Può avere proprietà̀ favorevoli per la salute.
- ed essere imbottigliata in prossimità della fonte
Proprio come Sant’Anna, che sgorga dalle montagne di Vinadio, a 1950 metri di altezza, e viene imbottigliata nello stabilimento altamente tecnologico incastonato nel cuore delle Alpi Marittime.
Tipologie di acqua MINERALE
Le principali tipologie di acqua minerale si dividono in:
Minimamente mineralizzate
Sono le cosiddette “acque leggere”, di cui fa parte anche Acqua Sant’Anna. Contengono meno di 50 mg di sali minerali per litro e, in virtù di ciò, facilitano la diuresi, e sono ottime come acque da tavola e per il consumo quotidiano. In particolare, Acqua Sant’Anna presenta dei valori specifici di pregio: un contenuto di sodio bassissimo, pari a meno di 2 mg/l, e un altrettanto ridotto residuo fisso di 22 mg/l (il residuo fisso è quel valore che indica la quantità di sali minerali e oligoelementi disciolti in un litro di acqua).
Questi valori, unitamente al contenuto molto basso di nitrati, di uranio e i fluoruri -non rilevati- rendono l’Acqua Sant’Anna indicata per la preparazione degli alimenti dei neonati.
Oligominerali
Nel caso delle acque oligominerali, il residuo fisso è inferiore a 500 mg/l. Si tratta di acque comunque adatte a un consumo quotidiano, che mantengono un forte potere diuretico.
Medio Minerali e ricche in sali
Rientrano nella categoria delle medio-minerali – peraltro non identificata dal legislatore con una denominazione precisa- le acque minerali che hanno un residuo fisso compreso tra i 500 e i 1500 mg/l. Si tratta di acque con un buon contenuto di sali minerali che posso conferire all’acqua specifiche proprietà in relazione alla tipologia di sali presenti.
Nel caso di acque ricche di sali, il residuo fisso supera i 1500 mg/l: questa categoria rappresenta, in Italia, circa il 2% delle acque presenti sul mercato.
Il dizionario delle acque
Ora che abbiamo stabilito la distinzione primaria tra le tipologie di acque minerali esistenti, vediamo nello specifico quali altre caratteristiche possiamo riscontrare nei prodotti in commercio. Bisogna infatti considerare che le acque minerali percorrono una lunga strada prima di giungere sulle nostre tavole.
Durante il loro affascinante viaggio sotterraneo, che può̀ durare anche molto tempo, si depurano e contemporaneamente acquisiscono i sali minerali e le proprietà̀ chimico- fisiche che le contraddistinguono.
Per questo ogni acqua è diversa dall’altra ed è importante conoscerne le proprietà̀ per poter scegliere con accuratezza il prodotto più̀ adatto alle proprie esigenze.
Vediamone alcune tipologie e le loro caratteristiche:
TIPOLOGIA | CARATTERISTICHE |
Acidula | Un’acqua minerale può essere definita “acidula” se il tenore di anidride carbonica libera è superiore a 250 mg/l |
Contenente bicarbonato | Un’acqua minerale può essere definita “contenente bicarbonato” se il tenore di bicarbonato è superiore a 600 mg/l |
Calcica | Un’acqua minerale può essere definita “calcica” se il tenore di calcio è superiore a 150 mg/l |
Clorurata | Un’acqua minerale può essere definita “clorurata” se il tenore di cloruro è superiore a 200 mg/l |
Fluorata o contenente fluoro | Un’acqua minerale può essere definita “fluorata” se il tenore di fluoro è superiore a 1 mg/l |
Ferruginosa o contenente ferro | Un’acqua minerale può essere definita “ferruginosa” se il tenore di ferro bivalente è superiore a 1 mg/l |
Sodica | Un’acqua minerale può essere definita “sodica” se il tenore di sodio è superiore a 200 mg/l |
Magnesiaca | Un’acqua minerale può essere definita “magnesiaca” se il tenore di magnesio è superiore a 50 mg/l |
Solfata | Un’acqua minerale può essere definita “solfata” se il tenore dei solfati è superiore a 200 mg/l |