ALLA RICERCA DELL’ACQUA: L’ESPLORAZIONE DELLO SPAZIO VERSO UNA NUOVA CASA

UNA RISORSA FINITA

L’acqua sulla Terra può finire? È una domanda complessa, questa, e la risposta tecnicamente è no: l’acqua sulla Terra non si può esaurire. Sul nostro pianeta si trovano più di un miliardo di km3 d’acqua, una quantità che si mantiene stabile grazie al ciclo idrologico.

Eppure, c’è un ma. La stragrande maggioranza dell’acqua, infatti, non è accessibile e quindi impiegabile dall’uomo, e quella piccola percentuale restante è soggetta all’incessante sfruttamento, e minacciata dal surriscaldamento globale.
Falde che si esauriscono, ghiacciai che si ritirano, sprechi, siccità: per tornare alla domanda iniziale, la risposta in realtà è che sì, per l’essere umano, la risorsa più rinnovabile della Terra potrebbe diventare una risorsa finita. 

Scendendo nel dettaglio, il 97% dell’acqua sulla Terra si trova negli oceani, è quindi salata e di conseguenza inutilizzabile. Il restante 3% è in gran parte intrappolato sotto forma di ghiaccio. In poche parole, di tutta l’acqua presente sulla Terra l’uomo può utilizzare circa lo 0,5%: si tratta dell’acqua di superficie dei laghi e dei fiumi, e quella falde acquifere.

Quella piccola percentuale d’acqua è impiegata in quasi ogni attività umana: da sola l’agricoltura ne consuma circa il 70%, ma è indispensabile anche nell’edilizia, in svariate tipologie di industria, per non parlare dell’utilizzo quotidiano domestico, dalla pulizia all’alimentazione. Considerato che la popolazione mondiale raggiungerà i 10 miliardi entro il 2050, la situazione è destinata a diventare sempre più complessa. Si calcola che il consumo di H2O sia destinato ad aumentare del 55% tra il 2000 e il 2050, proprio per far fronte ai bisogni di una popolazione sempre maggiore. 

Le acque sotterranee sono già in pericolo: a causa dello sfruttamento eccessivo e dell’inquinamento che le rende in parte inutilizzabili, una su tre delle principali falde acquifere di tutto il mondo si sta riducendo perché viene prosciugata più rapidamente di quanto il ciclo idrologico riesca a rifornirla. 

SIAMO ALLA RICERCA DI UNA NUOVA CASA?

È un’ipotesi non remota, quindi, quella dell’esaurimento dell’acqua sulla Terra. Non è possibile calcolare quanti anni ci vorranno, ma sappiamo che succederà. Cosa fare a quel punto? Come in un film di fantascienza, un’idea potrebbe essere quella di abbandonare la Terra, ormai sfruttata fino al limite, e trasferirci su un altro pianeta.

La presenza dell’acqua è fondamentale per immaginare la possibilità, al momento futuristica, di abbandonare la Terra. E in effetti la corsa allo spazio ha ripreso velocità negli ultimi tempi, anche per rispondere all’annosa domanda: esiste acqua nello spazio?

Da Elon Musk, che ha parlato a lungo di costruire una colonia su Marte, al recente primo viaggio spaziale di Jeff Bezos, non sono più solo le agenzie spaziali pubbliche a scrutare il cielo: anche l’interesse dei grandi magnati del Ventunesimo secolo si sta spostando oltre la superficie terrestre. Il primo obiettivo a breve termine è quello del turismo spaziale, di fatto – anche grazie al viaggio del fondatore di Amazon – ormai realtà.

LE POSSIBILI DESTINAZIONI

Viaggiare nello spazio per intrattenimento è una tappa intermedia al trasferimento vero e proprio dell’essere umano in orbita, o sul suolo di un altro pianeta. Le indagini sulla possibilità di vivere altrove nello spazio vanno avanti da parecchi anni, e hanno come obiettivo primario determinare la presenza di acqua, e la valutazione delle caratteristiche dell’atmosfera.

La vita sul Pianeta rosso

Che ci sia, e ci sia stata, acqua su Marte è certo. Attualmente si ipotizza che l’acqua sul pianeta Rosso potrebbe trovarsi allo stato liquido a circa -40 °C. Presente per lo più in grandi riserve ghiacciate ai poli, gli ultimi dati raccolti ipotizzano la presenza di riserve idriche anche nel sottosuolo e in sporadiche formazioni in superficie. Inoltre il ghiaccio si può trovare anche in alcune regioni del pianeta particolarmente fredde che, pur non trovandosi ai poli, mantengono una bassa temperatura perché sempre in ombra.

Seppur scarsa, quindi, l’acqua su Marte c’è, e in un modo o nell’altro, non senza qualche difficoltà, si può pensare di estrarla.

Cerere: una nuova possibilità

C’è un altro corpo celeste che potrebbe candidarsi a nostra prossima casa, con il contributo di un mega satellite che gli orbiterebbe attorno, dove di fatto si svolgerebbe la vita dell’umanità: si tratta di Cerere, un pianeta nano situato tra Marte e Giove. 

Su Cerere ci sono sia acqua che azoto, due elementi che potrebbero renderlo un obiettivo più adatto rispetto al Pianeta rosso. La presenza di questi due elementi non è ancora certa, ma rivelata da una ricerca degli esperti dell’Istituto meteorologico finlandese, che hanno sviluppato anche il piano per costruire il mega satellite in grado di ospitare la vita in orbita.
Il team sostiene che Cerere presenta una serie di vantaggi per via della presenza di acqua e azoto, necessari per la sintetizzazione dell’aria, e della vicinanza con il Sole, che consentirebbe la coltivazione di raccolti.

E la luna?

La colonizzazione del nostro satellite è un altro degli ultimi obiettivi dell’esplorazione dello spazio. Anche grazie a due recentissimi studi, condotti dalla Nasa e dall’Università del Colorado, che confermano la presenza della molecola dell’acqua sulla superficie lunare.

I risultati delle analisi dimostrano che l’acqua è presente in abbondanza a latitudini meridionali, probabilmente intrappolata in matrici vetrose o rocciose. Un chiaro segnale che dimostra che la Luna potrebbe essere meno arida di quanto immaginassimo, e che può rivelarsi un punto fondamentale per la pianificazioni delle prossime esplorazioni. In effetti, sono già in corso alcuni progetti di costruzione di basi lunari: uno russo-cinese e quello statunitense del programma Artemis.

In conclusione, l’acqua non solo è il bene più prezioso che abbiamo sulla Terra ma è anche la risorsa fondamentale per immaginare la vita anche nel resto dell’universo. Tuttavia, considerato che per il momento soggiornare nello spazio resta ancora un sogno affascinante ma futuristico, è importante tutelare sempre la nostra casa terrestre, e per farlo è necessario non sottovalutare mai il suo bene più prezioso. Cerchiamo di utilizzare l’acqua, la risorsa fondamentale per la nostra quotidianità, con accortezza e senza sprecarla per tutelare l’ambiente e il nostro futuro.

Lascia un commento