BIO BOTTLE: LA RIVOLUZIONE IN BOTTIGLIA

Nella Valle Stura la natura non è solo un concetto astratto, ma un’amica generosa con cui dialogare ogni giorno. È lei che dona l’aria fresca e pulita, il verde dei prati e le alte vette da cui sgorga Acqua Sant’Anna.

Per noi non è possibile separare l’amore per la nostra acqua dall’amore per il luogo da cui proviene. Proprio per questo lavoriamo da anni per contribuire quanto più possibile al mantenimento della pulizia e dello stato ottimale dell’ambiente.

Il nostro stabilimento, infatti, è costruito seguendo progetti architettonici ecologici che utilizzano principalmente materiali naturali quali legno e pietra, mentre per la logistica ci avvaliamo quanto più possibile delle tratte ferroviarie per trasportare la nostra acqua dallo stabilimento al consumatore. Inoltre, dal 2017 abbiamo a disposizione 6 camion alimentati a GNL (gas naturale liquefatto), le cui prestazioni sono sei volte migliori rispetto al diesel Euro-6 sia in termini di riduzione delle emissioni, sia di inquinamento acustico.

La vera rivoluzione, però, è nel campo dei packaging: Bio Bottle è, a tutti gli effetti, un traguardo che siamo orgogliosi di poter condividere con voi ogni giorno. In questo articolo spiegheremo tutti i segreti di questa bottiglia unica nel suo genere.

 

Bio dall’inizio alla fine

Bio viene dal greco antico e significa “vivo”, “che vive”. Ci piace che questo sia il mantra alla base del progetto della nostra Bio Bottle: un packaging che proviene dalla natura, vive in sintonia con essa e, alla fine del proprio ciclo, restituisce ciò che aveva preso in prestito tornando ad esserne parte.

Bio Bottle, infatti, è prodotta con PLA BIO, un polimero vegetale ricavato dalla fermentazione degli zuccheri contenuti nelle piante. Questo speciale materiale non solo non contiene petrolio, ma la sua produzione permette di risparmiare più del 50% in energia non rinnovabile e di ridurre del 60% le emissioni di CO2 nell’atmosfera.

Il risultato del processo è un pack che preserva perfettamente il gusto e le qualità di Acqua Sant’Anna nel pieno rispetto del pianeta, non solo perché le materie prime con cui è prodotto sono naturali e rinnovabili, ma soprattutto perché, dopo averla separata dal tappo e conferita nel bidone dell’organico, è biodegradabile e compostabile in meno di 80 giorni nei siti di compostaggio industriale.

Ecco dunque, in sintesi, perché l’ambiente ama la Bio Bottle:

  • perché non contiene neanche una goccia di petrolio e derivati;
  • perché in meno di tre mesi ritorna all’ambiente senza lasciare tracce del suo passaggio;
  • perché nasce da fonte naturale e rinnovabile.

Oggi Bio Bottle è disponibile in quattro formati, adatti a soddisfare ogni esigenza:

  • il formato da 500 ml, da portare sempre con sé durante la giornata
  • il formato da 750 ml, perfetto come alleato della propria idratazione
  • il formato da 1 litro, ideale da portare in tavola
  • il formato da 1,5 litri, perché ce ne sia sempre per tutta la famiglia!

Il futuro di Bio Bottle

La Bio Bottle è un traguardo raggiunto grazie ad anni di intenso lavoro, ed è reso possibile dalle tecnologie all’avanguardia degli stabilimenti di ricerca e produzione con cui Sant’Anna collabora fin dal 2008, quando fu prodotta la prima bottiglia biodegradabile e compostabile.

Da allora non ci siamo mai fermati: abbiamo continuato a studiare ed innovare, e siamo riusciti ad ottenere un’etichetta in PLA BIO. Un altro passo verso il nostro fine ultimo: rendere i nostri packaging biodegradabili al 100%, tappi compresi. 

Nonostante tutti i progressi sappiamo che la strada davanti a noi è lunga. Cos’altro ci riserva il futuro?

Per annullare l’impatto ambientale dei nostri pack non possiamo fermarci alle bottiglie: proprio per questo stiamo lavorando alla sostituzione dell’involucro di plastica utilizzato per le confezioni da 6 bottiglie con un semplice spago in PLA. Resistente e pratico, è progettato per ridurre il quantitativo di risorse impiegate nella produzione e rifiuti inorganici da smaltire. 

Abbiamo già concluso con successo la fase di sperimentazione… per un futuro green al 100% nel completo rispetto della natura!

  • Questa è da considerare una vera sinergia azienda/comunità per ridurre l’inquinamento.
    Mi auguro che il procedimento venga reso obbligatorio (o per lo meno fortemente incentivato) per tutte le bevande commercializzate, almeno in Europa e Nord America.

    1. Ciao Massimo,
      siamo d’accordo con te, speriamo che in futuro l’utilizzo di bioplastica sia sempre più diffuso.
      Buona giornata 😊

  • Mi piacerebbe sapere se il processo iniziale di piantagioni ed estrazione viene condotto in prima persona da Sant’Anna o viene dato in outsourcing.
    Grazie per l’attenzione

    1. Ciao Raffaele, Sant’Anna non conduce in prima persona la gestione della produzione della PLA BIO, ma si avvale della collaborazione con stabilimenti di ricerca e produzione specifici. Grazie e buona giornata 😊

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