Camminare all’aria aperta, lo dicono tutti i più recenti studi, è la prima delle attività da compiere per stare bene, a tutte le età. Farlo nella natura, in famiglia o con gli amici, andando alla scoperta delle infinite meraviglie che l’Italia rivela a chi l’esplora, può diventare un’abitudine appassionante e benefica!
Per cominciare, è bene studiare i tempi e gli itinerari più adeguati alla composizione del gruppo, ricordandoci che bambini e anziani non devono protrarre le escursioni per durate maggiori di 4, 5 ore al giorno. Soprattutto, bisogna mettersi in cammino (o anche sui pedali delle biciclette), attrezzati con cappelli e foulard, con le scarpe e l’abbigliamento più adatti alla stagione, e ricordando di portare con sé tanta acqua, nettari di frutta e bevande come il thè freddo, da consumare durante il tragitto, per evitare la disidratazione e per ridarci la carica nei momenti più stancanti.
Camminare alla scoperta delle bellezze d’Italia, tre itinerari
Ecco tre itinerari, nel Nord, in centro e in Sud Italia, per accendere la vostra curiosità e invitarvi a camminare e imparare a guardarvi attorno: è il miglior modo per scoprire il nostro splendido Paese.
1. Langhe Piemontesi
Il primo itinerario, percorre uno dei territori rurali più belli d’Italia, i dolci pendii delle Langhe piemontesi, riconosciuti dall’Unesco come “Patrimonio dell’Umanità”. Queste colline, rese dolci dal lavoro secolare di contadini e vignaioli, racchiudono veri tesori eno-gastronomici, da vini nobili come il Barolo e il Barbaresco, al preziosissimo tartufo bianco di Alba, fino a formaggi e carni DOP di indiscutibile qualità, che invitano o forse obbligano a una sosta golosa, terminata la passeggiata.
I paesaggi attraversati sono meravigliosi, e nelle giornate più limpide si godono squarci incredibili nell’orizzonte delle Alpi Marittime e del Monviso. Per la passeggiata, suggeriamo di toccare alcuni paesini deliziosi da cui la vista è davvero eccezionale come Diano d’Alba, Grinzane Cavour, Gallo d’Alba, Montelupo.
Partendo dalla frazione Ricca di Diano d’Alba, si supera il torrente Cherasca, e ci s’incammina fino al comune di Diano d’Alba, che oltre ad alcune opere architettoniche da visitare offre un panorama a 360° per tutta la vallata.
Proseguite, poi, per Gallo d’Alba passando per Grinzane Cavour dove vi consigliamo di fermarvi per una visita. Grinzane, con le sue case ottocentesche, sorge intorno ad un castello medioevale da cui si gode un panorama meraviglioso sulle colline del Barolo. Da lì si prosegue sino a Sinio, altro piccolo borgo rurale del medioevo che sorge su una morbida collina tra i vigneti.
Si prende poi il percorso in salita per il rientro, fermandosi nel paesino suggestivo di Montelupo, dove si dice, un tempo abitassero i lupi. Anche da qui, vi consigliamo di fermarvi per apprezzare il favoloso panorama collinare. Tante inoltre, le cantine che potrete visitare nei dintorni prima di rientrare a Ricca, dove il percorso è cominciato.
Il percorso suggerito è di circa 20km, ma consigliamo di modificare le tappe in modo che l’itinerario sia adeguato all’allenamento di ciascun partecipante.
2. La Val d’Orcia
Nel cuore della campagna senese, la Val d’Orcia è uno straordinario concentrato di bellezza toscana. Anch’essa tutelata dall’Unesco come patrimonio dell’umanità, può sorprendere chi si attende ville rinascimentali e giardini lussureggianti. Il paesaggio è essenziale: colline sinuose, di un verde quasi fluorescente in primavera, gialle e inaridite in piena estate, interrotte ogni tanto da drammatiche frane argillose, e attraversate da reticoli di bianche strade in ghiaia, che si perdono all’orizzonte punteggiate da cipressi secolari.
Un territorio ampio, nel quale proponiamo una camminata di circa 5, 6 ore. Se non pensate di farcela niente paura; fermatevi a metà del percorso, pranzate con qualcosa di leggero, bevete tanta acqua e rimettetevi in cammino per il rientro.
Dal delizioso centro storico di probabile origine etrusca di San Quirico d’Orcia si percorre via Dante fino a raggiungere l’antica via Cassia proseguendo verso Castiglione d’Orcia. Dopo appena 200 metri, prendere la strada di Cerrecchio e dopo circa un chilometro, oltrepassare il Fosso Rigo inserendosi sullo sterrato che sale verso la collina di fronte. Dopo due chilometri e mezzo, immersi nel verde a perdita d’occhio, s’incontra una via piuttosto stretta, sulla sinistra, che porta al bellissimo Podere Vitaleta: una chiesetta sconsacrata in cima a un poggio isolato.
Avanzando per mezzo chilometro, si prende il sentiero che scende a destra poco prima del casale Costilati. Scendendo, si passa il Fosso Sambuco per salire di nuovo sulla collina di fronte e, giunti alla casa sul poggio, si gira a sinistra.
Pienza ora è visibile, e per raggiungerla basta seguire la strada bianca che dopo un paio di curve tra gli ulivi, si congiunge con la Provinciale. Pienza, è il modello della città ideale del Rinascimento, e merita una sosta anche per riposare un po’ le gambe. Per il ritorno si può optare per un mezzo di trasporto o per l’itinerario che fiancheggia la provinciale su Via Santa Caterina a sinistra. Godrete di un panorama unico.
3. Vallo di Diano
Se per il Nord e il centro Italia abbiamo proposto due ‘classici’, nel Sud proviamo a uscire dalle strade più frequentate per inerpicarci, senza eccessiva fatica, sul mitico Vallo di Diano, fra la provincia di Salerno e la Basilicata: un altopiano suggestivo e sconfinato, che lascia a bocca aperta fin dalla partenza, a Polla, primo centro abitato che si incontra giungendo da Nord, nel punto in cui i monti degli Alburni e quelli della Maddalena vengono quasi a contatto lasciando un naturale ingresso a questa splendida altura.
Dal ponte sul Tanagro si imbocca la SS426 verso sud, attraversando campi e masserie antichissime. In breve si giunge a S. Arsenio, dove strade e traverse si rincorrono parallele, impreziosita dalle facciate e dai portali di barocchi palazzi gentilizi, lungo l’arteria principale che attraversa un centro storico caratterizzato da vicoli acciottolati.
Verso la montagna si arriva a S. Pietro al Tanagro e poi a borgo di San Rufo, dove conviene fare una breve sosta. Borgo San Rufo, ad esempio, offre uno splendido centro storico disposto a mezzacosta lungo la via degli Alburni, con i suoi antichi palazzi e sorprendenti case gentilizie. Da qui potrete decidere di tornare indietro seguendo lo stesso itinerario o utilizzare i mezzi di trasporto locali.