ELISIR DI ETERNA GIOVINEZZA, DAL MITO ALLA GAMMA SANT’ANNA BEAUTY

Bellezza, giovinezza e, addirittura, l’immortalità. Da sempre il genere umano, costretto a fare i conti con il passare del tempo, desidera conservare il più a lungo possibile una buona salute o perfino prolungare all’infinito la sua vita.

Fin dall’antichità, miti e leggende propongono soluzioni magiche e prodigiose a questi problemi fondamentali. Nel folklore delle culture di tutto il mondo si parla di elisir di lunga vita, ricette per l’immortalità e fonti dell’eterna giovinezza. Rimedi arcani che donano bellezza o addirittura sono in grado di ringiovanire chi se ne nutre.

Ad oggi, l’alchimia (prima) e la scienza (poi) non sono ancora riuscite a produrre una soluzione miracolosa… anche se scopriremo che esistono prodotti da bere, come quelli della linea Sant’Anna Beauty, che sono preziosi alleati della bellezza!

In questo articolo intraprenderemo un affascinante viaggio attraverso miti e leggende da tutto il mondo, alla scoperta di come diversi popoli, nel corso della storia, hanno immaginato la fonte della giovinezza. Partiamo da uno dei più celebri:

Alle origini dell’elisir: la pietra filosofale

Nell’antichità si pensava fosse in grado di tramutare i metalli in oro, e che servisse per produrre l’elisir di lunga vita. Parliamo della pietra filosofale, un elemento mitologico che rappresentava la chiave per l’immortalità, la salute e l’eterna giovinezza.

Come spiega l’enciclopedia Treccani, la parola elisir deriva dall’arabo el-iksīr, “pietra filosofale”, che a sua volta deriva dal greco ξήριον, “polvere essiccante”. Con questo nome gli alchimisti indicavano una sostanza dalle virtù prodigiose che poteva essere solida, in polvere o liquida. Si credeva che questa leggendaria sostanza, sotto forma di medicamento, potesse prolungare la vita e restituire la giovinezza, e quindi veniva chiamata anche elisir di lunga vita.
Non è un caso che molti preparati farmaceutici venissero chiamati proprio con questo nome dalle origini antiche: un termine che indicava, complessivamente, ogni medicamento in grado di guarire.

Esistono diverse storie che raccontano la genesi della pietra filosofale. La più antica risale alla mitologia greca classica. Il dio Chronos aveva l’abitudine di divorare i figli, ma una sua amante, Rea, sostituì il proprio figlio Zeus con una pietra. Chronos la ingoiò e, quando si accorse dell’inganno, vomitò quel grosso sasso sulla Terra. Nel tempo in cui la pietra era rimasta nel corpo del dio, aveva però acquisito i suoi magici poteri.

Ambrosia, il nettare degli dei

Oltre alla pietra filosofale, nella mitologia della Grecia antica troviamo anche un altro esempio di elisir dalle proprietà prodigiose: la famosa ambrosia, il cosiddetto “nettare degli dei”. I greci credevano che fosse proprio ciò di cui gli dei si nutrivano a donare loro l’immortalità. L’ambrosia proveniva dalle corna di Amaltea, la capra madre adottiva di Zeus. Si credeva che potesse rimarginare le cicatrici, guarire le malattie e addirittura riportare in vita i defunti.
Il poeta Ibyscus la descrisse come “nove volte più dolce del miele”: per questo gli storici pensano che, alla base del mito, ci sia proprio questo prezioso alimento, noto per le sue proprietà nutrienti ed energetiche.

 

Gli elisir nella medicina cinese

Secondo alcuni studiosi, i primi tentativi conosciuti di creare un elisir di lunga vita risalgono all’antica Cina, durante la dinastia Qin (primo e secondo secolo a.C.). Per la tradizione taoista alcune sostanze chimiche e minerali, come il mercurio e il cinabro, avevano proprietà miracolose. Solo secoli dopo, ironicamente, ne fu provata la tossicità per l’organismo umano.

Nella mitologia cinese inoltre ricorre spesso l’immagine di Ling Zhi, un particolare fungo che cresce in gran parte dell’Asia, detto anche “fungo dell’immortalità”. Per quasi 2000 anni è stato utilizzato nelle pratiche medicinali cinesi, sotto forma di estratto ricavato facendolo bollire in acqua calda.

L’antica India e le bevande di vita

Tra il 400 e l’800 d.C., le prime culture in India praticavano una versione antesignana dell’alchimia, il rasayana ayurvedico. Il termine si può tradurre liberamente in “la scienza del mercurio”, il cui impiego come abbiamo visto è stato in passato molto diffuso credendo, erroneamente, che questa sostanza avesse proprietà benefiche.
Altri racconti del folklore indiano antico parlano del soma, una bevanda fermentata che si diceva garantisse l’immortalità a chi la consumava. La ricetta è andata smarrita, ma gli storici ritengono che l’ingrediente principale fosse la linfa estratta da una pianta chiamata Asclepias.
Infine, nella mitologia induista compare l’amrita, l’acqua della vita eterna. Secondo la leggenda, la bevanda viene preparata dal dio Vishnu gettando erbe e piante in un oceano di latte, per rinvigorire gli dei che erano stati colpiti da una maledizione.

L’alchimia medievale in Europa

Nel Medioevo europeo, lo scopo principale dell’alchimia era quello di trovare la sostanza o la ricetta leggendaria in grado di trasformare i metalli in oro. Come abbiamo visto, si credeva che questa fosse anche un elisir di lunga vita. 

Furono molti gli alchimisti e pseudoscienziati che, come Nicolas Flamel (vissuto in Francia nel 1300 e noto ai più grazie alla saga di Harry Potter), si cimentarono nella ricerca della miracolosa ricetta. Alcuni di essi, svilupparono persino alcuni dei fondamenti della scienza moderna grazie alle loro ricerche. 

La mitica sostanza fu chiamata con molti nomi: Pietra Filosofale ma anche Pietra del Saggio, Medicina Universale, Frutto Proibito. Venne descritta come polvere rossa, oro liquido, semi d’oro. Ma non fu, naturalmente, mai trovata.

La fonte dell’eterna giovinezza

Nella mitologia medievale, classica e non solo, infine, ricorre spesso la leggenda della fonte della giovinezza. Da essa sgorgherebbe un’acqua prodigiosa che guarisce dalle malattie, dona l’immortalità e la gioventù eterna. Le sue sorgenti si trovano niente meno che nel giardino dell’Eden. 

Fin dall’antichità, sono moltissimi gli esploratori che hanno tentato di rintracciarla. In particolare, dopo la scoperta delle Americhe, si credette che potesse trovarsi proprio nel nuovo continente. Pensate che la penisola della Florida fu scoperta da Juan Ponce de Léon “per errore”, proprio durante una missione alla ricerca della mitica fonte. L’esploratore stava seguendo i racconti e i carteggi dei nativi portoricani: anche nelle culture caraibiche, infatti, era diffuso il mito di un corso d’acqua che restituiva la giovinezza e la salute.

Altre versioni dello stesso mito si trovano in svariate civiltà e culture del mondo. Secondo Erodoto, la sorgente sarebbe sotterranea e si troverebbe in Etiopia. Nel Romanzo di Alessandro, ciclo di racconti legati alle gesta di Alessandro Magno, si parla di “Acqua della Vita”, una magica fonte che si trova oltre le “Terre Oscure” nel Medio Oriente.
I racconti degli esploratori portoghesi localizzano la fonte nelle foreste dell’Amazzonia, mentre il folklore cinese e giapponese la colloca nell’Asia centrale.

Sant’Anna Beauty, la gamma di prodotti amici della bellezza

Ad oggi, insomma, nessuno è ancora riuscito a scoprire una fonte miracolosa, e la ricetta per l’immortalità resta solo un topos affascinante della mitologia. Fortunatamente, gli esperimenti degli alchimisti hanno ceduto il passo alla scienza moderna, che grazie alle sue scoperte ha scongiurato il rischio di assumere sostanze pericolose per l’organismo. 

Anzi, proprio grazie al progresso scientifico, abbiamo scoperto che esistono ricette sicure per prodotti amici della nostra bellezza. Stiamo parlando della linea Sant’Anna Beauty

A differenza della fonte della giovinezza, l’ubicazione della sorgente di Acqua Sant’Anna non è un mistero. Si tratta della sorgente di Rebruant, nel cuore delle Alpi Marittime, a circa 2000 metri d’altitudine. Qui, circondata dalla natura e dall’aria pura d’alta quota, scorre un’acqua preziosa e dalla leggerezza unica.

La linea Sant’Anna Beauty nasce dalla continua ricerca di Sant’Anna per ottenere prodotti sempre innovativi, alleati della bellezza. Sono arricchiti con sostanze preziose, le cui origini non si trovano in luoghi lontani ed esotici, bensì nel nostro organismo:

  • Sant’Anna Beauty Hyaluronic Acid: con 135 mg di acido ialuronico e arricchito con zinco, amico della pelle. L’acido ialuronico è una molecola in grado di legare l’acqua, preservando l’idratazione dei tessuti e la lubrificazione ottimale delle articolazioni. Naturalmente presente nell’epidermide, nel tessuto connettivo, negli occhi e nelle articolazioni, aiuta a mantenerli idratati. Anche lo zinco è una sostanza preziosa per il nostro corpo, che contribuisce alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo e al mantenimento dello stato fisiologico della pelle.
    Studi scientifici hanno dimostrato che l’assunzione dell’acido ialuronico nella dieta aumenta l’idratazione (in particolare la skin moisture), diminuisce la profondità delle rughe e migliora la lucentezza e la morbidezza della pelle.
    Sant’Anna Beauty Hyaluronic Acid è un integratore alimentare pronto da bere, privo di zucchero e di coloranti, senza conservanti, vegan e senza glutine. Nel suo pratico formato da 0,15 l è comodo da portare sempre con te. Assumendo la dose consigliata di 1 bottiglietta al giorno, basteranno dalle 6 alle 8 settimane per notarne gli effetti benefici coadiuvanti.

  • Sant’Anna Beauty Collagene: con 2 g di collagene idrolizzato + zinco, due preziose sostanze amiche della pelle. Il collagene è una importante proteina strutturale prodotta dal nostro corpo che conferisce tono, consistenza ed elasticità alla pelle. Studi scientifici hanno dimostrato che l’ingestione di collagene idrolizzato, più facilmente digeribile ed assimilabile, ha un effetto benefico sull’aspetto della pelle, in particolare sulla riduzione delle rughe d’espressione, sulla formazione dei segni dell’invecchiamento e sull’elasticità della pelle. In più il collagene idrolizzato stimola la produzione di nuovo collagene, elastina e acido ialuronico, ritardando così l’invecchiamento e il deterioramento della pelle. La presenza dello zinco, infine, come abbiamo visto apporta ulteriori effetti benefici per la pelle.
    Sant’Anna Beauty Collagene è una bevanda pronta da bere in Acqua Sant’Anna senza glutine, senza coloranti e senza conservanti. Nel suo comodo formato da 330 ml è disponibile in tre gusti diversi, tutti deliziosi, per non annoiarsi mai!

Chi lo avrebbe mai detto che, dopo tante ricerche, avremmo trovato le sostanze amiche della giovinezza della pelle proprio nel nostro corpo?

Come sappiamo, con il tempo la pelle tende a perdere tonicità ed elasticità.  Ciò avviene proprio perché le riserve naturali di collagene e acido ialuronico diminuiscono con l’invecchiamento. I prodotti della linea Sant’Anna Beauty possono essere un valido alleato per integrare o reintegrare queste preziose sostanze. Come un elisir per la bellezza della nostra pelle!

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