Elemento essenziale per la vita, l’acqua è una risorsa continuamente messa a rischio da una società che spreca e produce inquinamento.
Al pari dell’Earth Day, la Giornata Mondiale dell’Acqua, che cade ogni 22 marzo, vuole ricordare a tutti il ruolo di questa fonte vitale, stimolando governi e cittadini ad assumere un comportamento sostenibile a beneficio del pianeta e delle creature che lo abitano.
Come nasce la Giornata Mondiale dell’Acqua?
Istituita dalle Nazioni Unite nel 1992, durante la Conferenza sull’Ambiente e lo Sviluppo tenutasi a Rio de Janeiro, la Giornata Mondiale dell’Acqua ha lo scopo di attirare l’attenzione sull’importanza dell’acqua dolce e sull’urgente necessità di una gestione sostenibile delle risorse idriche del pianeta.
La scelta di dedicare la data del 22 marzo a questa fonte di vita è stata motivata dalle crescenti preoccupazioni legate alla disponibilità e alla qualità dell’acqua a livello globale.
Con l’aumento della popolazione e delle attività antropiche, infatti, la pressione sulle risorse idriche e il consumo di acqua nel mondo sono divenuti sempre più significativi.
Nel contesto di una crescente consapevolezza sulla crisi idrica mondiale, la Giornata Mondiale dell’Acqua è diventata un’opportunità per educare e sensibilizzare le istituzioni, le comunità e gli individui sull’importanza dell’acqua e sulla necessità di politiche efficaci per la sua salvaguardia e la sua distribuzione equa.
Come stanno agendo i governi per proteggere le risorse idriche?
Dal recupero dell’acqua piovana, alla ricerca dell’acqua nello spazio, fino al riciclo della plastica per ridurre l’inquinamento degli oceani, le manovre per proteggere una delle più importanti fonti di vita sono molteplici.
Per quanto riguarda l’Europa, nel corso degli anni il Parlamento ha introdotto direttive e stipulato convenzioni per preservare il benessere della Terra.
La Direttiva sull’Acqua Potabile del 1980
Creata per garantire la potabilità dell’acqua nell’Unione Europea, e adottata per la prima volta nel 1980, è stata una pietra miliare nella legislazione europea in materia di acqua. La Direttiva Stabilisce standard minimi di qualità e obblighi per il controllo e il monitoraggio delle risorse idriche, assicurando che siano sicure per i cittadini.
Nel corso degli anni, è stata sottoposta ad aggiornamenti per riflettere i progressi scientifici e tecnologici, nonché per far fronte alle nuove sfide nella gestione delle risorse idriche.
La Convenzione sulle Acque di Helsinki del 1992
Stipulato nel 1992 sotto gli auspici delle Nazioni Unite come Convenzione sulla protezione e l’uso dei corsi d’acqua transfrontalieri e dei laghi internazionali, questo patto ha giocato un ruolo fondamentale nel facilitare la cooperazione tra i paesi europei per gestire e proteggere le risorse idriche che attraversano i confini nazionali.
La Convenzione promuove l’adozione di misure per prevenire, controllare e ridurre l’inquinamento, oltre che a stabilire un quadro per una gestione sostenibile delle risorse transfrontaliere, che tenga naturalmente conto delle esigenze di ogni Stato coinvolto.
Il Piano per la Salvaguardia delle Risorse Idriche Europee del 2012
Nel 2012, l’Unione Europea ha adottato un altro strumento chiave: il Piano per la Salvaguardia delle Risorse Idriche Europee. Questo documento riporta una strategia completa per affrontare le molteplici sfide che minacciano le risorse idriche europee, come la scarsità d’acqua e il degrado qualitativo.
Tra le sue misure, il piano prevede azioni mirate alla riduzione del consumo idrico, alla gestione delle acque reflue, alla promozione di tecnologie per un utilizzo dell’acqua più efficiente e all’adattamento ai cambiamenti climatici.
Il piano mira anche a rafforzare la cooperazione tra gli Stati membri per l’attuazione integrata delle politiche dell’UE in materia di acqua.
La Direttiva (UE) 2020/2184: Un Passo Avanti per l’Acqua Potabile
Uno dei più significativi e recenti sviluppi nel panorama delle normative sull’acqua è l’adozione della Direttiva (UE) 2020/2184 sulla qualità delle acque destinate al consumo umano.
Entrata in vigore il 12 gennaio 2021, questa disposizione segna un passo importante nella protezione e nel miglioramento della qualità delle risorse idriche potabili nell’Unione Europea.
Il documento è stato concepito in risposta all’iniziativa dei cittadini europei “Right2Water”, che chiedeva un’attenzione maggiore sulla questione dell’acqua potabile sicura per tutti. Esso mira a garantire una maggiore sicurezza e l’alta qualità dell’acqua potabile, contribuendo a proteggere e incrementare la fiducia della popolazione nei sistemi di distribuzione pubblici.
Quali sono le sfide future da affrontare per gestire al meglio l’acqua
Nonostante i progressi significativi, ci sono ancora numerose sfide da affrontare per proteggere le risorse idriche e preservare il benessere del pianeta.
Ad esempio, è urgente la necessità di migliorare ulteriormente la qualità delle acque superficiali e sotterranee, nonché l’obbligo di affrontare il problema delle sostanze chimiche emergenti, che inquinano gli ecosistemi, portando danni ambientali difficili da gestire.
Non solo, tra le sfide più importanti vi è quella di garantire l’accesso equo e sostenibile all’acqua potabile a tutte le popolazioni.
Infine, è da ricordare che i cambiamenti climatici continuano a rappresentare una minaccia crescente. Essi aumentano l’incidenza di eventi meteorologici estremi, come le siccità e le inondazioni, che mettono sotto ulteriore stress le risorse idriche.
In conclusione, la Giornata Mondiale dell’Acqua ci ricorda non solo quanto sia essenziale questa risorsa, ma anche quanto sia vitale l’azione collettiva e la cooperazione internazionale per proteggerla e gestirla in modo sostenibile.