Fin dall’antichità, il the è conosciuto come una squisita bevanda dalle proprietà benefiche, tanto apprezzata da arrivare ad essere, oggi, la più diffusa al mondo dopo l’acqua. Ricavato dalle foglie di un arbusto sempreverde di nome Camelia Sinensis, il the vanta una grande versatilità grazie alle sue numerose varietà e ai tanti modi in cui può essere consumato.
Sono proprio queste caratteristiche che, nei secoli, lo hanno reso protagonista di numerosi riti sociali, spirituali e di aggregazione. Si tratta di vere e proprie cerimonie con regole specifiche per la preparazione, il servizio e la consumazione del the che affondano le proprie radici nell’essenza culturale del popolo a cui appartengono.
Se siete sempre stati curiosi di esplorare questo affascinante mondo e, perché no, sperimentare questo rituale dalle origini antichissime, i lunghi pomeriggi in casa possono essere un’ottima occasione per farlo. Partiamo dunque insieme alla scoperta del rito del the nella lontana Cina, passando poi per il Giappone e, per finire, nella più vicina (ma non meno degna di nota) Inghilterra. Alla fine di questo lungo viaggio avrete tutti gli strumenti per ricreare in casa un piccolo rito del the tutto vostro!
Il “Gong Fu Cha”: il rito del the ha origine in Cina
Il significato del nome Gong Fu Cha è “the preparato con cura ed attenzione” in riferimento all’enorme importanza rituale del processo di preparazione del the nella cultura cinese. Si tratta della cerimonia del the più antica al mondo e ha origine nel sud-est della Cina, più precisamente nelle province del Fujian e del Guangdong.
Qui il the ha una tradizione antichissima: è proprio qui che sono state scoperte ed esplorate le numerose proprietà di questa bevanda, facendola velocemente entrare negli usi e costumi del popolo e, in seguito, di tutto l’estremo oriente. I primi riferimenti al the nella letteratura cinese risalgono al VII secolo d.C., ma la leggenda narra che sia stato scoperto addirittura nel 2737 a.C. dall’imperatore Shennong quando, per caso, una foglia di Camelia Sinensis cadde nell’acqua che stava facendo bollire.
In una cultura cerimoniale e tradizionalista come quella cinese, era solo questione di tempo perché l’azione di preparare il the assumesse connotazioni rituali. Risale al 758 d.C. la prima monografia sul tema: si tratta del Canone del the di Lu Yu, in cui sono descritte le origini mitologiche della bevanda, gli utensili da utilizzare per una corretta preparazione, i tipi di acqua adatti, nonché le tecniche più efficaci per ottenere il risultato ottimale.
Secondo il Gong Fu Cha, è necessario avere una teiera da 0,25 litri fatta della tradizionale ceramica Yixing, un materiale prodotto nell’omonima località della Cina con la specifica caratteristica di essere particolarmente porosa e adatta ad assorbire gli aromi dei the preparati al suo interno.
Parte del materiale necessario comprende anche quattro tazze, un paio di pinze per manipolare le tazzine bollenti, un cucchiaio ed un vassoio entrambi in bambù, numerosi utensili in legno e un bollitore per riscaldare l’acqua.
Anche se non avete a disposizione tutti gli oggetti previsti nel rituale tradizionale, potete sperimentare una cerimonia di ispirazione cinese utilizzando una teiera di ceramica. Per l’infusione scegliete un the sfuso in foglie di ottima qualità.
Cha No Yu: la cerimonia del the in Giappone
La cerimonia chiamata Cha No Yu (in giapponese “acqua calda per il the”) fu codificata alla fine del XVI secolo ed è fortemente ispirata alla tradizione cinese. Fu il monaco zen Murata Shukō ad elaborare per primo il rito in versione nipponica; il suo intento era ispirarsi ai principi del buddhismo per rendere la cerimonia del the il più possibile semplice e sobria, differenziandola nettamente dalla versione ricca e sfarzosa del rito diffuso tra gli aristocratici del tempo.
La cerimonia del the divenne quindi una delle arti tradizionali zen per eccellenza: le rigide regole che la definiscono sposano perfettamente i dettami della filosofia zen e, osservazione non meno importante, le proprietà eccitanti della bevanda sono senza dubbio molto utili per sopportare le estenuanti pratiche meditative di questa dottrina.
Il the giapponese, infatti, non è un’infusione, ma una sospensione: il macha (the verde polverizzato) viene mescolato all’acqua con un frullino di bambù e consumato con la bevanda. In questo modo, tutta la teina viene assimilata dall’organismo, e non è difficile capire perché abbia acquisito notevole popolarità! Potete provare il the macha per caricarvi di energia prima della vostra sessione giornaliera di ginnastica, yoga o pilates, per restare più concentrati nelle ore di smart working, oppure per affrontare quelle pulizie casalinghe che avete sempre procrastinato.
Dal lontano oriente all’Europa: l’afternoon tea in Inghilterra
Per trovare un vero e proprio rito del the, però, non occorre per forza andare fino in estremo oriente. Basta infatti nominare il celeberrimo “the delle cinque” per evocare le immagini di giornate piovose, eleganti salotti e caratteristici bus rossi a due piani: sì, parliamo proprio dell’Inghilterra!
La tradizione del the delle cinque (in inglese “afternoon tea”) ha inizio nell’ottocento. Al tempo era usanza consumare solo due pasti nell’arco della giornata, la colazione e la cena. Era comprensibile, quindi, provare un certo languorino nel pomeriggio!
La Duchessa Anna di Bedford non era estranea a questo disagio… fu proprio per questo che iniziò a consumare un pasto leggero in attesa della cena, qualcosa che quietasse la sua fame senza rovinarle l’appetito. Le furono serviti the e dolcetti, una merenda che alla duchessa piacque talmente tanto da farla diventare non solo un’abitudine, ma addirittura un qualcosa di speciale da offrire ad amici e parenti.
Agli inizi del 1900 l’afternoon tea era ormai una vera e propria tradizione, tanto che oggi è impossibile passeggiare per le strade di Londra senza imbattersi in raffinate tea rooms che servono the caldo, biscotti, torte e finger food. E, per sciogliere un dubbio a dir poco amletico… sì, il the all’inglese esige di essere accompagnato ad un goccio di latte!
Per creare un rito del the tutto tuo puoi utilizzare la linea SanThè Sant’Anna. Scegli SanThè nei gusti pesca, limone (disponibili anche nella versione deteinata, adatta ai più piccini perché senza caffeina) o thè verde.
I SanThè Sant’Anna sono veri infusi di the preparati con ingredienti buoni e semplici, seguendo la vera tradizione. Per un vero rito del the puoi preparare SanThè scaldandolo sui fornelli o nel microonde: bastano un contenitore adatto al riscaldamento e qualche minuto per goderti un gustoso the caldo, profumato e rilassante… magari accompagnato da una deliziosa fetta di torta, in pieno stile inglese!