L’imbottigliamento dell’acqua è un processo molto importante, frutto di una serie di passaggi delicati. L’acqua minerale naturale viene imbottigliata così come sgorga dalla fonte, senza che sia effettuato alcun tipo di trattamento di natura fisica o chimica. In questo approfondimento andiamo a scoprire nel dettaglio tutti gli step dell’imbottigliamento dell’Acqua Sant’Anna.
Come avviene l’imbottigliamento delle acque minerali
Quando parliamo dell’imbottigliamento dell’acqua minerale, ci riferiamo ad un insieme di operazioni che coinvolgono diversi impianti. Queste operazioni, compiute in condizione di monitoraggio costante, sono le seguenti:
- Soffiaggio della preforma per ottenere la bottiglia di PET
- Riempimento della bottiglia
- Tappatura (come suggerisce il nome, è la chiusura delle bottiglie mediante il tappo)
- Etichettatura
- Confezionamento
- Invio al magazzino dei prodotti finiti
Imbottigliare l’acqua di sorgente
Tutto inizia dalla sorgente. È da qui che si prende l’acqua, pura e incontaminata, attraverso un’attività ben precisa. L’acqua viene estratta dalla sorgente attraverso l’azione di captazione. Questo termine deriva dal latino captatio, ovvero prendere. Una volta “catturata” dalla sorgente, l’acqua si convoglia verso lo stabilimento dove avverranno le successive fasi.
È importante ricordare che un’acqua minerale proviene da una falda acquifera profonda, che ne garantisce il carattere di purezza originaria.
L’imbottigliamento dell’acqua minerale parte, perciò, dalla captazione e il punto in cui l’acqua viene captata prende il nome di “opera di presa”. In pianura l’acqua è generalmente attinta da falde acquifere superficiali, spesso attraverso sistemi di pompaggio. Quando invece l’acqua sgorga spontaneamente dal terreno o dalla roccia, come spesso accade in montagna, siamo di fronte a una sorgente naturale.
È il caso dell’Acqua Sant’Anna, la cui sorgente Rebruant più alta sgorga a 1950 metri di altitudine presso Vinadio, nel cuore delle Alpi Marittime. Qui nasce la sua purezza, tra il cielo azzurrissimo, il verde acceso della natura e il bianco assoluto e brillante delle vette alpine perennemente innevate.
L’impianto di imbottigliamento dell’acqua Sant’AnnA
Il processo di captazione continua: mediante l’utilizzo di tubazioni interrate in acciaio inox o HDPE (polietilene ad alta intensità), l’acqua viene condotta allo stabilimento di imbottigliamento e stoccata in serbatoi di acciaio inox AISI 304 ad uso alimentare.
Dai serbatoi, attraverso centrali di smistamento totalmente automatizzate, senza soluzione di continuità, arriva poi ai monoblocchi di imbottigliamento.
Nel frattempo, nasce la bottiglia in PET, il cui ciclo produttivo inizia con una preforma. Si tratta di una provetta di polietilentereftalato (PET) o acido polilattico (PLA), inviata nei monoblocchi: al loro interno la preforma, attraverso un passaggio in un forno a raggi infrarossi, viene preriscaldata, soffiata e stampata fino a formare la bottiglia.
La bottiglia neoformata viene immediatamente etichettata, riempita e tappata.
All’uscita dei monoblocchi, la bottiglia è verificata da un ispettore elettronico in modo da garantire la conformità della stessa: corretto posizionamento del tappo, presenza etichetta, corretto volume di riempimento.
A questo punto, attraverso nastri di trasporto, passa alla fardellatrice, dove si realizza il fardello, ossia la confezione. La linea di produzione acqua minerale si completa con la creazione delle unità di movimentazione, i pallet, che vengono conservati in appositi magazzini, per poi essere spediti agli esercenti commerciali.
Imbottigliamento dell’acqua minerale: le sorgenti di Acqua Sant’Anna
L’acqua minerale naturale proviene da una falda acquifera profonda e può sgorgare da una o più sorgenti naturali o perforate. Ha la caratteristica di sgorgare batteriologicamente pura, cioè esente da microorganismi patogeni o indicatori di una possibile contaminazione di natura ambientale o fecale.
Le sorgenti di Acqua Sant’Anna sono di tipo naturale, captate direttamente all’origine attraverso le più moderne tecniche di trivellazione sub orizzontale. Questo consente di prelevare l’acqua negli strati più protetti della roccia e garantire in modo migliore il mantenimento della purezza originale dell’acqua.