Proprio gli inglesi, durante il periodo coloniale, introdussero la coltivazione del tè in India e in Sri Lanka, regioni che attualmente rappresentano i due maggiori produttori mondiali di questa bevanda. Il termine “tea” deriva dal vocabolo cinese “tay”, che ha poi subito diverse modifiche linguistiche fino a diventare “tè”.
Camellia sinensis: la pianta del tè
Il nome della pianta del tè è Camellia sinensis e viene coltivata in molti paesi dell’Asia e dell’Africa, tra cui Argentina, Cina, India, Indonesia, Iran, Giappone, Kenya, Pakistan, Sri Lanka, Turchia e Vietnam. Il termine “the”, con tutte le sue varianti locali, pare derivi dal cinese antico e dall’ideogramma 茶, traslato poi in tè.
ORIGINE E STORIA DELLA PIANTA DA TÈ
Tra gli alimenti che accompagnano la storia dell’umanità, spicca una bevanda piena di pregi e ricca di sapore: è il tè, che da millenni ci disseta e tonifica. Ma qual è la storia del tè, una pianta che ancora oggi regge intere economie e che ci regala la bevanda più diffusa al mondo?
La pianta del tè vanta una storia millenaria, le cui origini si possono rintracciare in un’epoca antecedente alla nascita di Cristo. Tuttavia, solo nella seconda metà del Cinquecento, grazie alla rete di commercio ispanico-portoghese, la pianta del tè giunse in Europa.
Inizialmente, venne utilizzata dalle persone facoltose per le proprietà benefiche che possedeva, ma in seguito si diffuse come bevanda di consumo, soprattutto in Inghilterra.
Proprio gli inglesi, durante il periodo coloniale, introdussero la coltivazione del tè in India e in Sri Lanka, regioni che attualmente rappresentano i due maggiori produttori mondiali di questa bevanda.
Con le sue straordinarie proprietà organolettiche, questa pianta dalle foglie verde smeraldo e dai fiori bianchi ci regala ciò che Sant’Anna trasforma nel gustoso SanThè: vero infuso di tè unito alla purezza dell’acqua che sgorga dalle Alpi di Vinadio e alla frutta migliore.
LE PIANTAGIONI DI TÈ E LE VARIETÀ DI CAMELLIA SINENSIS
La pianta del tè appartiene alla famiglia Tèaceae e al genere Camellia. Essa è conosciuta in tutto il mondo come “albero del tè”, ma in Italia si deve fare attenzione a non confonderla con la specie Malaleuca alternifolia, che viene anche chiamata “albero del tè” per il suo olio estratto noto come tea tree oil.
Le due varietà principali utilizzate per la produzione del tè sono:
- la Camellia sinensis var. sinensise;
- e la sua sottospecie Camellia sinensis var. assamica.
Sebbene la specie sia unica, esistono numerose cultivar, proprio come avviene per la produzione di pomodori. In Giappone, dove la cerimonia del tè ha una grande importanza storica, si presta molta attenzione alla varietà di partenza.
Fra i cultivar di tè più famosi e diffusi in Giappone ci sono il Benifuuki, Fushun, Kanayamidori, Meiryoku, Saemidori, Okumidori e Yabukita.
In Occidente, tuttavia, non sembra essere altrettanto diffusa l’attenzione per la varietà di tè utilizzata. Ciò nonostante, la produzione di tè è un’arte che richiede grande cura e attenzione, e le varietà di tè possono avere sapori e proprietà benefiche differenti.
Pertanto, sarebbe opportuno prestare maggiore attenzione alla varietà di tè che consumiamo, per godere appieno dei suoi benefici e apprezzarne la complessità di sapori e aromi.
LE TIPOLOGIE DI PIANTE DA TÈ
Il tè si divide in numerose tipologie, tra le più diffuse e conosciute troviamo:
TÈ NERO
Le foglie di tè vengono raccolte, poi arrotolate e la membrana spezzata. Questo procedimento fa sì che assumano un colore bruno e un aroma intenso. Tra tutte, è la varietà più diffusa al mondo.
TÈ VERDE
Ormai celebre per le sue proprietà antiossidanti e depurative, il tè verde viene preparato con foglie che non subiscono alcuna ossidazione. Dopo il tè nero, è la varietà più consumata al mondo e quella che sta vedendo un aumento di consumo più marcato negli ultimi anni.
TÈ OOLONG
Viene anche detto tè blu o tè quing. Le foglie fresche vengono fatte appassire al sole e poi tostate. Ha un gusto gradevole ed è molto apprezzato in Cina.
TÈ BIANCO
Si tratta di un tè povero di teina, prodotto esclusivamente con germogli e foglie, pregiato e dall’aroma delicato.
TÈ GIALLO
Una variante piuttosto rara del tè verde, preparato con una leggera torrefazione e pressatura. Ha un alto contenuto di fluoro e un sapore tenue.
TÈ PU’ER
Proviene dalla provincia dello Yunnan, in Cina, e ha un gusto particolare, terroso, poco apprezzato dai nostri palati occidentali. È frutto di una elaborata preparazione che ne mantiene intatte le qualità organolettiche.
ALCUNE CURIOSITÀ
Malgrado quel che si possa pensare, tutte le tipologie di tè esistenti derivano dalla stessa pianta. Le foglie vengono sottoposte a differenti trattamenti e si differenziano per il grado di fermentazione, a partire dal tè verde, che non è fermentato, passando per gli oolong, fino a giungere ai tè neri, dal gusto più intenso. I trattamenti a cui vengono sottoposte le foglie determinano le caratteristiche del prodotto finale, che può essere ulteriormente lavorato attraverso l’aggiunta di aromi o tramite processi di deteinizzazione, volti a renderlo il tè che tutti conosciamo come deteinato. Allo stesso modo si ottengono anche i tè alla frutta e quelli speziati.
Molti avranno anche sentito parlare del cosiddetto “tè rosso”: in realtà la definizione è impropria perché si tratta di una bevanda a base di Karkadè, estratto dal fiore dell’Hibiscus sabdariffa, una pianta della famiglia delle Malvaceae, o dal Rooibos, una radice proveniente dal Sudafrica il cui nome deriva da “red bush” in lingua afrikaans.
LE PROPRIETÀ DEL TÈ
Il tè è noto da secoli per le sue proprietà benefiche, e in passato era particolarmente apprezzato dalle classi sociali più elevate.
Le foglie di Camellia sinensis, utilizzate per preparare la bevanda, sono conosciute per le loro proprietà:
- astringenti
- antibatteriche
- antivirali
- antiossidanti
- stimolanti sul sistema nervoso
Il tè è un prodotto decisamente ricco di qualità e deve la sua fama alle sue innumerevoli proprietà. Contiene infatti caffeina (spesso nota come teina nel caso del tè), ovvero uno stimolante del sistema nervoso; a questa si aggiungono teobromina e teofillina, due alcaloidi anch’essi ad azione stimolante, e gli antiossidanti, di cui sono ricchi soprattutto i tè verdi e bianchi. Anche il tè nero riserva un tesoro, essendo ricco di polifenoli: malgrado i flavonoidi siano presenti in forma semplice anche nei tè non fermentati, e siano di immediata assimilazione, il tè nero li contiene in forma strutturata, molecole più grandi che esercitano un’azione benefica sull’organismo a lungo termine.
A questi preziosi elementi si aggiungono i sali minerali, tra cui spiccano per quantità il fluoro e, nel tè verde, il manganese; presenti ovunque invece le vitamine B1 e B2, le cosiddette vitamine della crescita, la vitamina C, essenziale per il funzionamento del sistema immunitario e le vitamine E e P, che contribuiscono a mantenere in salute la pelle.
COME SI COLTIVA LA PIANTA DEL TÈ
La pianta del tè cresce e viene coltivata principalmente nelle zone a clima tropicale e subtropicale, dove le precipitazioni annue superano i 127 cm. Per la coltivazione, la pianta del tè richiede una posizione soleggiata e un terreno umido e fertile.
Nonostante ciò, molte varietà di tè di alta qualità provengono da zone decisamente più fredde, come la Gran Bretagna e la Scozia.
Certo è che dove il clima è più rigido, le piante cresceranno meno velocemente. Ciò, tuttavia, non rappresenta un limite, anzi: le foglie così tendono ad acquisire un sapore più intenso.
In genere, la varietà di Camellia sinensis sinensis, ovvero la pianta del tè a foglia piccola, viene utilizzata per la produzione del tè verde, mentre la Camellia sinensis assamica, ovvero la pianta del tè a foglia larga, viene preferita per la coltivazione del tè nero.
Tuttavia, se lasciata al suo destino, la pianta del tè può crescere fino a diventare un vero e proprio albero.
La coltivazione della pianta del tè può essere un’esperienza appassionante anche da sperimentare in casa.
Molti si cimentano nella coltivazione della Camellia sinensis, anche se il tè ricavato non potrà essere lavorato con la stessa perizia dei tea masters più famosi. La coltivazione della pianta del tè in vaso può essere un interessante esperimento: basta acquistare i semi della pianta del tè e farli germogliare, oppure optare per una pianta già formata in vivaio.
PREPARAZIONE E DEGUSTAZIONE
La modalità di preparazione del tè modifica gli effetti della bevanda sull’organismo. Un’infusione breve di circa due minuti rilascerà soprattutto caffeina e teina, così da ottenere una bevanda tonificante e stimolante, mentre una infusione prolungata (tra i tre e cinque minuti) regala una bevanda rilassante grazie all’effetto dell’acido tannico che agisce come antagonista della caffeina. Questo metodo di preparazione appartiene alla tradizione anglosassone, diffusa in Europa, ma bisogna ricordare che esistono tradizioni che prevedono complessi rituali di preparazione e ricette meticolose, come nelle culture giapponese e cinese, con infusioni multiple e lunghi tempi di preparazione.
Anche la tipologia e la temperatura dell’acqua è un fattore decisivo per il risultato finale: più alta sarà la temperatura di quest’ultima, più la bevanda che otterremo sarà astringente, mentre un’acqua più tiepida ci consentirà di sorseggiare un tè più dolce. Un’acqua pura e leggera, come Acqua Sant’Anna, è l’ideale per esaltare tutti gli aromi della miscela di tè.